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Alleanza tra volontariato e sanità pubblica

11/07/2017

Strategia vincente contro le difficoltà

 

L’alleanza con il volontariato, il profit e il non profit è fondamentale. C’è spazio per tutti

 

In Italia le cure palliative domiciliari sono in continuo miglioramento e diminuisce in modo rilevante il numero di pazienti oncologici che trascorre gli ultimi giorni di vita in un ospedale (da 53.574 nel 2010 si è passati a 49.213 nel 2011, con un calo che supera l’8%), segno che le reti assistenziali diffuse sul territorio riescono a prendere in carico un maggior numero di persone.

Anche il numero degli hospice che presta assistenza ai malati terminali aumenta (217 nel 2011 rispetto ai 204 del 2010). È il quadro che emerge dall’ultima relazione appena inviata al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 38/2010 sulle cure palliative. «La situazione appare disomogenea – è scritto nel rapporto – anche se esiste la volontà su tutto il territorio nazionale di organizzare in forme, seppur variegate, una risposta assistenziale adeguata». «Di fatto di strada ne è stata fatta tantissima, se si pensa a quanto è avvenuto dalla legge 38 in poi – sottolinea Gianlorenzo Scaccabarozzi, vicepresidente della Commissione nazionale cure palliative. Abbiamo rivoluzionato il sistema delle regole, adesso però bisogna applicarle. In questo contesto l’alleanza con il volontariato, il profit e il non profit è fondamentale. Bisogna smettere di contrapporsi come modelli alternativi. C’è spazio per un lavoro integrato forte e per un impegno comune».

 

 

Corriere della sera-inserto SALUTE – 20 settembre 2013